FACCIATA DIPINTA

La tecnica della decorazione architettonica dipinta a trompe l'oeil, consiste nel tradurre gli elementi architettonici tridimensionali "ingannando l'occhio" nella dimensione pittorica. Questa ha in particolare nel territorio ligure, un passato importante che dal XV-XVI secolo si è diffusa negli edifici nobiliari e popolari.

Le facciate dipinte hanno abbellito per secoli, con grande espansione nel XVIII e XIX secolo, vie e piazze della maggior parte delle città più grandi e dei borghi più piccoli di mare ed entroterra di questa regione e non solo.

  

Oggi è importante cercare di preservare e riproporre gli apparati decorativi ed estetici di questi edifici, che sono generalmente costituiti da quadrature, ornati e figure. Partendo quindi dallo studio della decorazione architettonica dipinta di tradizione genovese, l'impresa offre la possibilità di ripristinare e progettare facciate dipinte con strutture architettoniche complesse, ornati modanati e trompe l'oeil ex-novo o di recupero della tracciatura preesistente.

L'approccio conservativo della facciata dipinta porta allo studio del rilievo cromatico e della partitura architettonica esistente, che con l'ausilio della ricerca di documentazione d'archivio e fotografica, fornisce un ulteriore mezzo necessario al ripristino dell'immobile. Generalmente gli edifici antichi venivano dipinti con un tinteggio a base di calce e pigmenti naturali, stesi sull'intonaco in fase di asciugatura, tale da garantirne l'assorbimento completo tramite il processo di carbonatazione. Questo garantiva maggior compattezza e resistenza nel tempo.

La progettazione di un apparato decorativo ex-novo, necessita una serie di valutazione preliminari, a partire dall'osservazione del contesto in cui è inserito l'immobile, la grandezza dell'edificio e le cromie degli immobili circostanti, verificando e rispettando i vincoli paesaggistici esistenti in relazione con gli uffici di estetica del Comune di riferimento.

L'impresa si occupa quindi di seguire l'intervento a partire dalle fasi di studio ​​​​e progettazione, prima che venga allestito il cantiere e i ponteggi di servizio.

Si premura poi di verificare che tutto il ciclo di lavorazione, partendo dallo stato dell'intonaco dei prospetti, sia congruo e privo di difetti prima di effettuare l'intervento di decorazione architettonica dipinta, avvalendosi di materiali appropriati in grado di garantire durabilità nel tempo e il miglior risultato estetico finale.


Dopo la fase di progettazione si procede alla produzione di spolveri necessari alla tracciatura degli ingombri quali: timpani, bugnati, pannellature, lesene, balaustre disegnati in prospettiva. Quando possibile si ripropone la tracciatura a chiodo sull'intonaco da eseguire in collaborazione con l'impresa edile. Viene poi prodotta in loco la quantità di colori necessari alle formulazioni di "ombre e lumi" caratterizzanti di questa tipologia di intervento pittorico, per tradurre prospetticamente su un piano orizzontale l'effetto tridimensionale. Fra i materiali scelti e utilizzati principalmente: colori a base calce, a base di silicati di potassio o base silossanica.


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